DMZ AGGIORNA N. 149 DEL 1° AGOSTO 2024
Quest’anno per la prima volta l’Agenzia delle Entrate non potrà inviare gli avvisi bonari nel periodo 1° - 31 agosto.
La medesima misura interesserà il periodo 1° - 31 dicembre di ogni anno.
In realtà il “blocco” è ben più ampio rispetto agli avvisi bonari. Durante i predetti periodi il Fisco non potrà emettere gli avvisi conseguenti alla liquidazione automatica delle dichiarazioni; gli avvisi relativi al controllo formale; gli avvisi bonari che scaturiscono dalla liquidazione dei redditi soggetti a tassazione separata, ma anche le lettere di compliance utilizzate, ad esempio, per segnalare la mancata indicazione nella dichiarazione dei redditi di alcune tipologie reddituali.
La sospensione riguarda l’invio dei nuovi avvisi bonari, ma continuerà ad applicarsi anche la sospensione dei termini, già in vigore, per il pagamento delle somme intimate mediante avviso bonario.
Il termine di 30 giorni per effettuare il relativo pagamento, in un’unica soluzione o della prima rata, risulta sospeso dal 1° agosto al 4 settembre.
I predetti termini iniziano nuovamente a decorrere dal 5 settembre prossimo. A tal proposito deve essere osservato come la sospensione non riguardi le rate successive alla prima che seguono il piano di ammortamento iniziale.
La sospensione è sicuramente utile al fine di consentire ai contribuenti di pianificare al meglio il periodo di scadenze particolarmente intenso.
E’ recente la notizia della proroga al 15 settembre prossimo del termine previsto per effettuare il versamento della quinta rata relativa alla rottamazione – quater. La scadenza originaria era il 31 luglio e il mancato pagamento entro i cinque giorni successivi avrebbe determinato la decadenza dal beneficio.
La rata successiva, cioè la sesta non è stata ulteriormente differita. Pertanto, resta ferma la scadenza originaria del 30 novembre prossimo.
Con riferimento al divieto posto a carico dell’Agenzia delle entrate di richiedere documenti o inviare atti successivi alla liquidazione delle dichiarazioni fiscali deve osservarsi che la misura è sicuramente utile.
Tuttavia, non può mancarsi di osservare come l’Agenzia delle entrate abbia provato ad aggirare la novella richiedendo in anticipo documenti e inviando prima del solito le predette comunicazioni.