DMZ AGGIORNA N. 180 DEL 13 OTTOBRE 2023
Nel DMZ Aggiorna di oggi proseguiremo la trattazione delle varie proroghe concesse con specifico Decreto-legge, in particolare quella relativa alla rideterminazione delle cripto-attività.
Rideterminazione delle cripto-attività
La rideterminazione del valore delle cripto-attività viene prorogata dal 30 settembre 2023 al 15 novembre 2023: si rammenta che la legge di Bilancio 2023, ha previsto la possibilità di versare l'imposta sostitutiva del 14 per cento (o la prima delle tre rate della stessa) per l'affrancamento opzionale delle cripto-attività possedute al 1° gennaio 2023.
Tale operazione si va a combinare con la sanatoria prevista dalla stessa legge di Bilancio grazie alla quale i contribuenti, persone fisiche, enti non commerciali e società semplici residenti in Italia che, entro il 31 dicembre 2021, erano in possesso di cripto-attività in violazione degli obblighi di monitoraggio fiscale e non hanno indicato i relativi redditi in dichiarazione, possono regolarizzare la loro posizione fiscale.
Si può beneficiare della citata regolarizzazione per i periodi d'imposta dal 2016 al 2021 e per aderire alla sanatoria è necessario inviare, tramite Pec, alla direzione regionale dell'Agenzia delle entrate territorialmente competente sulla base del domicilio fiscale relativo all'ultimo anno d'imposta, l'istanza di regolarizzazione delle cripto-attività e dei relativi redditi compilato, secondo le istruzioni fornite dal provvedimento emanato dal direttore dell'Agenzia delle entrate il 7 agosto scorso.
Unitamente all'istanza andrà inviata la quietanza del versamento delle somme dovute effettuato tramite modello F24 e la relazione di accompagnamento con la relativa documentazione probatoria (presumibilmente ottenuta dall’Exchange attraverso il quale il soggetto ha acquistato e/o detiene le cripto-attività).
Il contribuente che non ha inserito, in tutto o in parte, le criptovalute nel quadro RW della propria dichiarazione dei redditi deve versare una sanzione ridotta pari allo 0,5 per cento del valore delle stesse, detenute al termine di ciascun periodo di imposta e/o alla data della relativa cessione.
Per i redditi che, allo stesso modo, non sono stati dichiarati, è necessario versare un'imposta sostitutiva del 3,5 per cento del valore delle criptovalute.
Va sottolineato che gli Exchange devono registrarsi presso l'OAM (organismo agenti mediatori) e, a partire dallo scorso mese di giugno, comunicare allo stesso una serie di dati e di informazioni sui loro clienti; l'OAM, semestralmente, invierà al Ministero dell'economia i citati dati in forma aggregata. Per effetto di ciò, a partire dal 2024, sarà decisamente più difficile per chi detiene cripto-attività tenerle nascoste al Fisco e pertanto la sanatoria rappresenta un'occasione utile per regolarizzare la propria posizione.
Nel DMZ Aggiorna di lunedì prossimo proseguiremo la trattazione della proroghe dei termini in materia di agevolazioni per l'acquisto della casa di abitazione.
Lo Studio resta a completa disposizione