ESENZIONE IMU PER I
BENEFICIARI DEL CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO
MA NON PER TUTTI
Tra le modifiche inserite nel decreto Sostegni in sede di conversione in legge, vi è anche un esonero dal pagamento della prima rata di acconto dell’IMU, in scadenza il 16 giugno 2021.
In particolare, i soggetti passivi IMU che abbiano sofferto una riduzione del fatturato 2020 pari o superiore al 30% rispetto al fatturato realizzato nel 2019, saranno esonerati dal versamento della prima rata IMU 2021, sempre che ricorra anche un ulteriore presupposto, vale a dire che in tale immobile i soggetti passivi esercitino la loro attività e ne siano dunque gestori.
Quindi non basta verificare che il soggetto abbia fruito del contributo a fondo perduto, ma è necessario che nello specifico immobile venga esercitata l’attività, pertanto, una volta verificato il pre-requisito dell’ottenimento del fondo perduto, occorre analizzare l’effettivo impiego dell’immobile.
A differenza delle altre esenzioni Imu introdotte per fronteggiare la pandemia Covid-19 che sono risultate selettive nei confronti di soggetti operanti in determinati settori economici, come ad esempio quello del turismo, la nuova disposizione è applicabile a tutti a patto che rispettino le condizioni sopra indicate.
Precisiamo che abbiamo verificato i requisiti per tutti i nostri clienti e che, gli aventi diritto ad usufruire dell’agevolazione, sono già stati informati.