La sezione commercialista dello Studio DMZ segue imprese, professionisti e associazioni, qualunque sia il regime contabile adottato, previsto dalle norme vigenti in materia, compreso quello denominato “ordinario”.
Fornisce consulenza e assistenza per le registrazioni contabili e per la redazione del bilancio di esercizio, con le modalità indicate nell’area: “CONTABILITA’ E BILANCIO: COME OPERIAMO NOI”, a cui si rimanda.
Nella contabilità ordinaria le registrazioni sono eseguite con il metodo della partita doppia che consente di annotare tutti i fatti aziendali intervenuti in un certo intervallo di tempo che abbiano comportato movimenti di denaro, l’insorgere di debiti o di crediti (relativi ad acquisti, vendite, pagamenti a fornitori, incassi da clienti, concessioni di sconti, ecc.) per registrare e «tenere a memoria» i rapporti con i terzi.
Attraverso l'analisi dei dati contabili è possibile ricostruire i fatti aziendali accaduti, conoscere le situazioni creditorie o debitorie di diversi soggetti (clienti, banche, fornitori, dipendenti, ecc.), ma anche misurare i costi sostenuti e i ricavi realizzati nel periodo stesso.
Fiscalmente il regime Ordinario può essere scelto per opzione da chiunque, ma è obbligatorio per tutte le società di capitale (indipendentemente dal volume dei ricavi) e per le imprese individuali o per le società di persone che nell'anno precedente a quello in corso, relativamente a tutte le attività esercitate, hanno conseguito ricavi superiori ai seguenti limiti:
- se prestano servizi, € 400.000;
- se esercitano attività diverse (es. cessione di beni, produzione, ecc.), € 700.000.
Per gli imprenditori che esercitano attività miste, ossia per chi svolge contemporaneamente prestazioni di servizi e altre attività, il limite dei ricavi varia a seconda che si tenga la contabilità unica o contabilità separate per ogni attività.
In caso di contabilità unica per tutte le attività esercitate, si considerano prevalenti le attività diverse dai servizi; pertanto, il limite da prendere in considerazione è sempre di € 700.000.
In caso di contabilità con separata annotazione dei ricavi per ciascuna attività, si deve considerare l'ammontare dei ricavi relativo all'effettiva attività prevalente, individuata con riferimento a quella che ha conseguito il maggiore ammontare dei ricavi; quindi, se è prevalente l'attività di prestazione di servizi il limite è di € 400.000, altrimenti di € 700.000