DMZ AGGIORNA N. 83 DEL 3 MAGGIO 2023

Oggi si prosegue il tema iniziato giorni or sono sulle assegnazioni agevolate / cessioni beni, esaminando gli effetti in capo al socio assegnatario e a quelli in capo al socio cessionario 

 

Effetti in capo al socio assegnatario:

Se l’assegnazione avviene mediante riduzione delle riserve di capitale, il costo fiscalmente riconosciuto della partecipazione del socio deve essere incrementato della plusvalenza tassata in capo alla società e poi ridotto del valore normale (o valore catastale) dei beni assegnati, al netto di eventuali debiti accollati. Se il valore del bene assegnato è maggiore rispetto al costo fiscalmente riconosciuto della partecipazione, incrementato della plusvalenza, l'eccedenza è tassata in capo al socio come dividendo.


Se, invece, sono utilizzate riserve di utili, il costo della partecipazione in capo al socio rimane inalterato e la differenza tra il valore (normale o catastale) del bene e la plusvalenza assoggettata ad imposta sostitutiva concorre a formare il reddito del socio assegnatario come dividendo.


Le riserve possono essere distribuite senza l’obbligo di utilizzare prioritariamente quelle di utili.
Il costo fiscalmente riconosciuto del bene assegnato al socio è pari al valore (normale o catastale) del bene che ha assunto rilevanza in capo alla società per l’applicazione dell’imposta sostitutiva, a prescindere dall’importo eventualmente contabilizzato dal socio assegnatario. Inoltre, in caso di assegnazione dei beni con contestuale accollo dei debiti da parte del socio, il valore da considerare ai fini della rilevanza fiscale in capo a quest’ultimo deve essere considerato al netto dell’importo dei debiti accollati.

Vale anche in questo caso la regola ordinaria per cui il socio può cedere il fabbricato assegnato senza generare plusvalenze solo dopo che sono trascorsi almeno cinque anni dall’assegnazione.

 

Effetti in capo al socio cessionario 

Non si hanno effetti sul costo fiscale della quota detenuta dal socio, mentre il costo fiscalmente riconosciuto del bene ricevuto è pari al corrispettivo pattuito, a prescindere dal valore eventualmente utilizzato dalla società cedente ai fini della determinazione dell'imposta sostitutiva.

Se oggetto della cessione agevolata è un fabbricato, il socio può a sua volta cederlo senza generare plusvalenze solo dopo che sono trascorsi almeno cinque anni dalla data dell'operazione.

Domani si completerà l’illustrazione sulla normativa delle Assegnazioni / Cessioni agevolate illustrando la trasformazione agevolata di società in società semplice

Lo Studio resta a completa disposizione

Le nostre parole chiave
Dinamici
Propositivi
Chiari
I nostri numeri
600
Clienti
20
Professionisti
85mln.
Fatturato clienti

I nostri clienti

quote
Ferramenta Garione srl
Imprenditore
Sono un cliente dello Studio DMZ da tre anni e mi ritengo più che ampiamente soddisfatto. È uno studio interdisciplinare diretto dalla Dott.ssa Morone persona per me speciale: altamente competente...
quote
Gabriella Massimetti
Libera professionista
Io sono Gabriella Massimetti, sono una libera professionista. Mi occupo di consulenza ad individui e ad aziende e mi occupo di formazione, consulenza,  sviluppo delle competenze e di formazione in vari...
quote
Glam Lab srl
Agenzia di comunicazione
Da circa un anno abbiamo intrapreso la collaborazione con lo studio DMZ. Abbiamo deciso di affidarci alla loro consulenza dopo numerosi colloqui con altri professionisti, ci ha colpito per prima...
quote
Michele De Capitani
Imprenditore
Salve sono Michele De Capitani, imprenditore e titolare di Web Leaders, agenzia di digital marketing specializzata nel posizionamento sui motori di ricerca e generare contatti qualificati a tutti i...