DMZ AGGIORNA N. 19 DEL 27 GENNAIO 2023
Conseguenze del mancato pagamento delle rate a scadenza
In caso di mancato pagamento, in tutto o in parte, alle prescritte scadenze, delle somme dovute, oltre i limiti del lieve inadempimento, la definizione non produce effetti e si applicano le ordinarie disposizioni in materia di sanzioni e riscossione. In tale ipotesi, le somme residue saranno iscritte a ruolo con l'applicazione della sanzione per gli omessi o ritardati versamenti (sanzione del 30%).
Le somme già versate prima della definizione, fino a concorrenza dei debiti definibili, anche anteriormente alla definizione, restano definitivamente acquisite e non sono dunque rimborsabili al contribuente.
Proroga dei termini di decadenza
La definizione agevolata prevede, poi, una disposizione a “favore del fisco” nella misura in cui, derogando allo Statuto dei diritti del contribuente - che vieta la proroga dei termini di prescrizione e decadenza - viene stabilito che sono prorogati di un anno i termini di decadenza per la notificazione delle cartelle di pagamento conseguenti a somme dovute a seguito di controllo automatizzato delle dichiarazioni relative al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2019.
All'interno della suddetta disciplina relativa alla definizione degli avvisi bonari vi è anche, come detto in precedenza, una modifica a regime concernente il pagamento rateale fino a venti rate trimestrali (e non più otto) dei debiti emergenti dalle comunicazioni di irregolarità per qualunque periodo d'imposta e senza limite di importo (in precedenza, 8 rate fino a 5.000 euro e 20 rate per importi superiori).
L'assenza di una specifica norma di decorrenza “a regime” porterebbe a ritenere che tale modifica operi a regime esclusivamente per le dilazioni poste in essere a far data 1° gennaio 2023. Tuttavia, la sopracitata circolare dell'Agenzia delle Entrate chiarisce che tale disposizione si applica, oltre che alle rateazioni non ancora iniziate, anche a tutte le rateazioni in corso al 1° gennaio 2023. Pertanto, anche tutti i piani rateali attualmente in corso relativi a debiti di importo non superiore a cinquemila euro possono essere estesi fino a un massimo di venti rate trimestrali.
Lo Studio resta a completa disposizione
