DMZ AGGIORNA N. 25 DEL 6 FEBBRAIO 2023
Il Governo ripropone l'esenzione fiscale e contributiva sui buoni benzina erogati dal datore di lavoro ai propri lavoratori dipendenti.
Ne consegue che, anche per il 2023, l’importo del valore dei buoni benzina, omaggiati da imprese private ai propri dipendenti, non concorre alla formazione del reddito nel limite massimo di € 200 annui.
Il “bonus carburante” è riconosciuto:
- in relazione ad eventuali cessioni gratuite di buoni benzina (o analoghi titoli per l’acquisto di carburante o per la ricarica di veicoli elettrici) da parte di aziende private ai propri lavoratori dipendenti;
- nel limite dell’importo massimo di € 200 per lavoratore.
Questa “agevolazione” si affianca a quella prevista dall’art. 51 del TUIR che stabilisce che non concorre a formare reddito di lavoro dipendente il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati se, complessivamente, gli stessi non superano un importo pari ad € 258,23.
In altri termini, anche per il 2023, il dipendente potrebbe ricevere gratuitamente dall’impresa buoni benzina non imponibili fino ad € 200 e poter anche usufruire di altri fringe benefit non tassati sino al limite di € 258,23, raggiungendo così un importo totale NON TASSATO pari a € 458,23
A questo proposito è indispensabile ricordare che dal 1° gennaio 2023 il limite di esenzione per i fringe benefits è tornato al valore ordinario di 258,23 euro poiché è cessata l'efficacia dell'innalzamento a 3.000 euro previsto per il solo anno d'imposta 2022.
E’ importante sottolineare che il riferimento esplicito della legge ai “lavoratori dipendenti” esclude dall’agevolazione i soggetti con altre tipologie di rapporto come, ad esempio:
- i collaboratori coordinati e continuativi (co.co.co.);
- gli amministratori di società e
- i tirocinanti.
Ricordiamo che l'erogazione dei buoni carburante ai dipendenti non è un obbligo del datore di lavoro che, in via del tutto discrezionale, potrebbe decidere di concederli anche ad un solo dipendente, in quanto dalla norma non si evince che l’erogazione sia concessa alla generalità o a categorie di dipendenti come invece avviene in relazione ad altre ipotesi di fringe benefit.
Il lavoratore dipendente quindi non è tenuto a presentare alcuna domanda alla propria azienda e non deve sottostare ad alcun limite di reddito per poter ricevere i buoni benzina.
I datori di lavoro possono distribuire i buoni benzina entro il 12 gennaio 2024 (principio di cassa allargato) e i dipendenti potranno utilizzarli anche successivamente.
Infine precisiamo che, da parte dell’impresa, l’acquisto di buoni benzina per i propri dipendenti sarà completamente deducibile dal reddito.
Lo Studio resta a completa disposizione
