DMZ AGGIORNA N. 166 DEL 15 SETTEMBRE 2022
Continuiamo l’approfondimento sul Bonus cuochi iniziato con il DMZ Aggiorna di ieri, analizzando nel dettaglio le spese oggetto dell’agevolazione e le modalità di richiesta.
Le spese su cui si può ottenere l’agevolazione dovranno essere sempre giustificate e tracciate.
Il decreto del Mise, infatti, prevede espressamente che ai fini dell’ammissibilità all’agevolazione i costi sostenuti nel 2021 e nel 2022 dovranno essere stati sostenuti attraverso l’utilizzo di conti correnti intestati al cuoco che ne fa richiesta e, comunque sia, con modalità che consentano al Fisco di verificare la piena tracciabilità del pagamento e l’immediata riconducibilità del soggetto beneficiario alla fattura o alla ricevuta della spesa sostenuta.
Nel calcolo del credito d’imposta rientra anche l’Iva se questa rappresenta per il cuoco un costo effettivo non recuperabile. Al contrario sono escluse dall’agevolazione le spese relative a imposte e tasse.
Per ottenere il bonus, ottenibile solo al termine del periodo di ammissibilità delle spese sostenute (1 gennaio 2021-31 dicembre 2022) i professionisti e i dipendenti cuochi dovranno presentare esclusivamente in via telematica un’apposita domanda secondo la procedura informatica definita dal Mise.
Sarà possibile presentare una sola domanda in cui dovranno essere indicati tutti i requisiti che consentono l’accesso al bonus, l’elenco delle spese sostenute con relativa documentazione giustificativa, i relativi pagamenti tracciati e soprattutto la prova di essere cuochi dipendenti o titolari di partita Iva che svolgono la loro attività in alberghi o ristoranti.
Il credito d’imposta potrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione utilizzando il modello di pagamento unificato F24 in via telematica. A gestire la procedura di verifica ed erogazione dei bonus fiscali sarà il ministero dello Sviluppo con il supporto di Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa Spa.