DMZ AGGIORNA N. 120 DEL 29 GIUGNO 2022

Come già comunicato con i nostri DMZ Aggiorna n. 85 e n. 91, il bonus 200 euro sarà erogato a breve ad oltre trenta milioni di italiani con l’obiettivo di far riguadagnare potere d’acquisto a stipendi e pensioni, colpiti negli ultimi mesi da inflazione e aumento dei prezzi.

La scadenza per dipendenti e pensionati è fissata a luglio 2022, mentre per le Partite Iva non c’è ancora una data certa poiché si è in attesa di conoscere i dettagli specifici sui requisiti reddituali richiesti, sugli importi del bonus e sulle modalità di erogazione, ai  quali il decreto ministeriale ha fatto cenno senza dare informazioni nel dettaglio. 

Il presente contributo unitamente ai prossimi si prefigge lo scopo di fare un po’ di chiarezza sui quesiti più ricorrenti dei contribuenti in merito al bonus 200 euro:

A. Spetta a tutti i dipendenti ed è automatico?

L’indennità una tantum di 200 euro non è erogata in automatico a tutti i dipendenti perché è necessario rispettare alcuni requisiti soggettivi per ottenerla: 

In particolare spetta a chi:

- non è titolare di trattamenti pensionistici o reddito di cittadinanza (perchè in tal caso spetta il bonus previsto dall’articolo 32 del decreto Aiuti)

- ha beneficiato dell’esonero contributivo dello 0,8% nel primo  quadrimestre 2022 e ha avuto quindi un reddito imponibile mensile massimo di  2.692 euro in uno di questi mesi.

- è in forza al 1° luglio 2022

B. Al datore si dovrà inviare una richiesta?

Il datore di lavoro non è sempre in possesso di tutte le informazioni necessarie per determinare se spetta o meno l’indennità prevista dal decreto Aiuti ed è per questo che la normativa ha previsto una dichiarazione che il dipendente deve compilare obbligatoriamente e inviare al proprio datore per ottenere il bonus 200 euro.

C. La dichiarazione preventiva è necessaria anche per pensionati e dipendenti pubblici?

No, la dichiarazione è prevista solo per i dipendenti del settore privato. Per pensionati e dipendenti pubblici saranno Mef e Inps a incrociare i dati a loro disposizione, nel rispetto della normativa privacy, per determinare se spetta o meno il bonus 200 euro.

Nel DMZ Aggiorna di domani continueremo a fare chiarezza sull’agevolazione prevista dal Decreto Aiuti.

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