DMZ AGGIORNA N. 210 DEL 17 NOVEMBRE 2022
Le agevolazioni concesse alle imprese per contrastare il caro energia interessano una platea variegata di soggetti. I crediti d’imposta vanno distinti a seconda che si tratti di:
- imprese energivore;
- imprese gasivore;
- imprese non energivore;
- imprese non gasivore.
Analizziamo quanto previsto per le imprese così dette “energivore”:
Imprese a forte consumo di energia, che hanno un consumo medio di energia elettrica, nel periodo di riferimento, pari ad almeno 1 GWh all’anno e operano nei settori minerari e manifatturieri.
Tali soggetti hanno diritto ad un credito d’imposta sulla componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata:
- del 20% per il primo trimestre 2022, purché i costi per Kwh del 4° trim 2021 abbiano subito un incremento superiore al 30% di quelli del 4° trim. 2019;
- del 25% per il secondo trimestre 2022, purché i costi per Kwh del 1° trim 2022 abbiano subito un incremento superiore al 30% di quelli del 1° trim. 2019;
- del 25% per il terzo trimestre 2022, purché i costi per Kwh del 2° trim 2022 abbiano subito un incremento superiore al 30% di quelli del 2° trim. 2019;
- del 40% per i mesi di ottobre e novembre 2022, purché i costi per Kwh del 3° trim 2022 abbiano subito un incremento superiore al 30% di quelli del 3° trim. 2019.
Per le imprese cosi dette gasivore, cioè le imprese che hanno un consumo medio di gas naturale, calcolato per il periodo di riferimento, pari ad almeno 1 GWh/anno e che operano in uno dei settori indicati nell’allegato 1 (ad esempio estrazione di minerali, produzione di alimenti o di alcolici, ecc…), spetta un credito d’imposta, a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti per l’acquisto del gas naturale, nella stessa misura di quelle elencate per le imprese energivore.
Nel DMZ Aggiorna di domani analizzeremo le agevolazioni previste per le imprese NON energivore e NON gasivore.
Lo Studio resta a completa disposizione
