DMZ AGGIORNA N. 49 DEL 10 MARZO 2023
I datori di lavoro che partecipano al finanziamento delle borse di dottorato innovativo, previste dall'investimento del PNRR,possono godere di un nuovo incentivo, nella forma di esonero dal versamento dei contributi previdenziali, per l’assunzione a tempo indeterminato di lavoratori assunti tra i dottori di ricerca e ricercatori universitari.
L'incentivo trova applicazione in caso di assunzione, di lavoratori dipendenti:
- in possesso del titolo di dottore di ricerca oppure
- che sono o sono stati titolari di contratti ricerca presso università o enti di ricerca,
- che sono o sono stati ricercatori a tempo determinato presso università.
L'esonero contributivo è riconosciuto su base mensile per un massimo di 24 mesi a far data dal 1° gennaio 2024 e non oltre il 31 dicembre 2026, entro il limite massimo di € 7.500 per ciascun lavoratore assunto con contratto a tempo indeterminato.
L'agevolazione riguarda esclusivamente i contributi previdenziali a carico del datore di lavoro e non trova applicazione per i premi INAIL che rimangono dovuti secondo le regole ordinarie.
L'esonero previdenziale viene concesso facendo salva l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche. Ciò dovrebbe salvaguardare il lavoratore rispetto agli impatti legati al minor versamento di contributi previdenziali che non dovrebbe incidere sul futuro trattamento pensionistico.
I datori di lavoro possono far richiesta di esonero contributivo nel limite massimo di 2 posizioni attivate a tempo indeterminato per ciascuna borsa di dottorato finanziata.
La fruizione del beneficio può essere avviata dal 2024, secondo la procedura che dovrà essere individuata con decreto del Ministro dell'università di concerto con il Ministro dell'economia, entro il 25 maggio 2023, che dovrà disciplinare gli aspetti procedurali relativi alla modalità di fruizione del beneficio contributivo.
Le modalità pratiche con cui richiedere l'accesso all'agevolazione, nonché la relativa codifica da utilizzare nei rapporti con l'INPS, richiederanno molto probabilmente l'intervento di un documento di prassi da parte dell'Istituto di previdenza.
Il testo normativo non sembra limitare l'agevolazione alle persone assunte in coincidenza con l'inizio della fruizione del beneficio, consentita a partire dal 2024. Pertanto, si attendono chiarimenti e conferme circa la possibilità o meno di fruire del beneficio anche da parte dei datori di lavoro che assumono persone con i requisiti richiesti dalla norma nel 2023.
La scelta non è di poco conto in quanto, qualora si aderisse all'interpretazione per cui l'accesso al beneficio è possibile solo per gli assunti dal 2024, molti datori di lavoro sarebbero incentivati a rimandare le assunzioni dei lavoratori per cui troverebbe applicazione l'incentivo previdenziale dal 2024.
Lo Studio resta a completa disposizione.