DMZ AGGIORNA N. 212 DEL 21 NOVEMBRE 2022
Come già analizzato nel nostro DMZ Aggiorna n. 184 del 11 ottobre 2022, il datore di lavoro potrà far rientrare tra i fringe benefit anche le somme di denaro erogate o rimborsate al lavoratore per il pagamento delle utenze domestiche (luce, acqua e gas).
La circolare dell’Agenzia delle Entrate, spiega che per utenze domestiche si intendono quelle relative ad immobili per uso abitativo di proprietà o presi in affitto dal dipendente o dai suoi familiari, a prescindere dal fatto che vi abbiano o meno stabilito la residenza o il domicilio.
Le bollette che possono essere rimborsate quindi, possono essere intestate non solo al dipendente ma anche ai familiari, oppure al condominio, come nel caso delle bollette di riscaldamento o di quelle dell'acqua.
Per chi è in affitto, il rimborso spetta anche per le bollette intestate al proprietario di casa, ma per contratto dovute dall'inquilino.
I rimborsi, comunque sia, possono riferirsi anche a fatture che saranno emesse nell'anno 2023, purché riguardino consumi effettuati nell'anno 2022.
In questo caso potranno essere erogati entro il 12 gennaio del prossimo anno.
Ricordiamo che Le modalità di erogazione previste dalla norma sono:
- erogazione diretta delle somme al fornitore della somministrazione del servizio (ipotesi evidentemente più complessa in quanto i canoni delle utenze sono di norma addebitate direttamente al titolare delle stesse), oppure;
- il rimborso delle spese sostenute direttamente dagli stessi lavoratori, previa documentazione di averne sostenuto il costo.
Lo Studio resta a completa disposizione
