DMZ AGGIORNA N 231 DEL 19 DICEMBRE 2022
Il Ministero del lavoro, il Ministero delle pari opportunità e il Ministero dell’economia e delle finanze, attraverso un decreto congiunto di recente pubblicazione, hanno definito i criteri e le modalità di concessione dell’esonero contributivo in favore delle aziende private in possesso della certificazione di parità di genere.
La certificazione di parità di genere è il documento che gli organismi di valutazione accreditati in questo ambito ai sensi del regolamento (CE) n. 765/2008
- rilasciano al datore di lavoro che dimostra di rispettare le disposizioni del ‘Codice delle pari opportunità’
- poiché ha messo in atto misure concrete nelle sua azienda per ridurre il divario di genere rispetto alle opportunità di crescita, alla parità salariale e alla tutela della maternità.
Quindi, a partire dal 2022, le aziende che hanno conseguito la certificazione di parità di genere possono beneficiare di un esonero contributivo nella misura dell’1% dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per il periodo di validità della certificazione stessa.
Il beneficio, parametrato su base mensile, sarà fruito dalle aziende aventi diritto, nel limite massimo di 50.000 euro annui, salvo la riduzione in caso di risorse insufficienti a coprire tutte le richieste.
Per godere dell’esonero contributivo le aziende dovranno:
- presentare apposita domanda telematica all’INPS, secondo i termini e le istruzioni che saranno rese disponibili prossimamente dall’Istituto e
- dichiarare l’assenza di provvedimenti di sospensione dei benefici contributivi adottati dall’Ispettorato nazionale del lavoro.
Lo Studio resta a completa disposizione
