DMZ AGGIORNA N. 146 DEL 5 AGOSTO 2025
Dal 1° gennaio 2026 cambia il bollo auto: pagamento in unica soluzione, niente più esenzioni per fermo amministrativo e gestione completamente in mano alle Regioni.
Con l’approvazione del 17° decreto attuativo della riforma fiscale, prende forma una vera rivoluzione per il bollo auto.
A partire dal 2026, il tributo sarà gestito interamente dalle Regioni e seguirà nuove regole, sia per il pagamento che per le scadenze.
Come si pagherà il nuovo bollo auto
Dal 1° gennaio 2026, per tutte le auto immatricolate a partire da quella data, il bollo si pagherà una sola volta all’anno. L’importo dovrà essere versato entro l’ultimo giorno del mese successivo all’immatricolazione. Questa data diventerà poi il riferimento fisso per i pagamenti annuali.
Esempio: se si immatricola l’auto a febbraio 2026, si dovrà pagare il bollo entro il 31 marzo e ogni anno a marzo.
Come cambiano le scadenze
Le vecchie scadenze fisse (come quelle di aprile, agosto o dicembre) non varranno più per i veicoli nuovi. Ogni auto immatricolata dal 2026 in poi avrà una scadenza "su misura", personalizzata, legata alla data di prima immatricolazione.
Per i veicoli già in circolazione, invece, nulla cambia: restano valide le attuali regole, salvo diversa decisione regionale.
Ricordiamo che sull'app IO si possono vedere ora anche i bolli auto da pagare e pagati.
Il bollo diventa una tassa esclusivamente regionale
Non solo. Cambia anche il gettito del bollo auto, che sarà destinato solo alla Regione di residenza del proprietario del veicolo. Le Regioni avranno piena libertà su importi, agevolazioni ed eventuali esenzioni.
Addio all’esenzione per fermo amministrativo
Una delle novità più discusse riguarda poi i veicoli sottoposti a fermo amministrativo. Finora, grazie a una sentenza della Corte costituzionale, non dovevano pagare il bollo. Ma dal 2026 anche questi veicoli saranno soggetti alla tassa, senza più distinzioni tra fermo fiscale e amministrativo.
Cosa succede a chi acquista un’auto usata
Nel caso di auto usate, il bollo continua a essere dovuto dal proprietario registrato al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) il primo giorno del periodo d’imposta, anche se il passaggio di proprietà avviene in una data successiva. Chi compra dovrà quindi controllare attentamente la situazione al momento dell’acquisto.
Incentivi green? Ogni Regione deciderà
Con la riforma, infine, le Regioni potranno introdurre sconti o esenzioni per chi sceglie veicoli ecologici: elettriche, ibride, a metano o GPL. Alcune Regioni già prevedono esenzioni fino a 5 anni, ma dal 2026 la decisione sarà completamente autonoma. Questo significa che le agevolazioni potrebbero variare, o persino sparire, in base alle scelte di ogni singolo ente locale.
Lo Studio resta a completa disposizione.