DMZ RICORDA N. 164 DEL 5 SETTEMBRE 2024
Il bonus colonnine domestiche 2024 rappresenta un'importante opportunità per promuovere la mobilità sostenibile. Questo incentivo, introdotto dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy è gestito da Invitalia, copre fino all'80% delle spese per l'acquisto e l'installazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici.
In questo DMZ Aggiorna illustreremo in dettaglio le regole, i requisiti e la procedura per richiedere questo contributo.
Introduzione al bonus colonnine domestiche
Il bonus colonnine domestiche 2024 è un'agevolazione fiscale volta a incentivare l'adozione di veicoli elettrici in Italia, sostenendo l'installazione di infrastrutture di ricarica presso abitazioni private e condomini.
L'aiuto copre fino all'80% delle spese ammissibili. Serve per promuovere la mobilità sostenibile e ridurre le emissioni inquinanti, in linea con gli impegni ambientali nazionali e internazionali.
Il limite massimo del contributo è di 1.500 euro per gli utenti privati e fino a 8.000 euro per le installazioni nelle parti comuni dei condomini. Le infrastrutture devono essere nuove, di potenza standard e rispettare le normative tecniche vigenti.
L'importanza dell'adozione di veicoli elettrici risiede nel loro contributo alla riduzione delle emissioni di CO2 e altri inquinanti atmosferici. Così facendo si favorisce un ambiente più pulito e sostenibile. Il bonus colonnine domestiche rende economicamente più accessibile l'installazione di punti di ricarica e stimola anche una diffusione capillare delle infrastrutture necessarie per supportare la transizione verso la mobilità elettrica.
Requisiti e beneficiari del bonus
Il contributo è destinato a persone fisiche residenti in Italia e condomìni. Le infrastrutture di ricarica devono essere ad uso esclusivo dei richiedenti e non accessibili al pubblico. In particolare, le colonnine devono essere nuove, di potenza standard, e installate in aree nella piena disponibilità dei beneficiari.
I requisiti principali per le persone fisiche sono i seguenti:
- essere residenti in Italia;
- le infrastrutture devono essere installate presso abitazioni private;
- possedere un sistema pubblico di identità digitale (SPID), una carta d’identità elettronica (CIE) o una carta nazionale dei servizi (CNS);
- presentare una sola domanda per l’agevolazione.
Mentre per i condomìni i requisiti sono:
- l’amministratore o un condomino delegato deve presentare la domanda;
- le infrastrutture devono essere installate sulle parti comuni degli edifici condominiali;
- possedere delibera assembleare che autorizza i lavori, non impugnata nei termini di legge;
- le stesse modalità di accesso tramite SPID, CIE o CNS.
Nel DMZ Aggiorna di domani proseguiremo la trattazione dell’argomento di oggi.
Lo Studio resta a completa disposizione