DMZ AGGIORNA N. 94 DEL 21 MAGGIO 2025

 

Nel DMZ Aggiorna di oggi si completa la trattazione del tema iniziato lunedì, in merito alle istruzioni dell’INPS per ottenere il Bonus. In particolare, verranno indicati quali sono i documenti necessari e le precisazioni dell’INPS sui documenti utili al rimborso per la frequenza ad asili nido dispensati dall’obbligo di fatturazione.

 

Documenti per il rimborso

Per il rimborso delle rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e/o privati, alla domanda occorre allegare:

  1. fattura mensile contenente la denominazione dell’asilo nido con i dati sociali che identificano lo stesso (nome, indirizzo sede legale, codice fiscale o P.IVA del nido), estremi della fattura (numero fattura e anno), i dati identificativi dell’intestatario della fattura (nome e cognome, indirizzo e codice fiscale del genitore che ha presentato la domanda del contributo). Nello specifico, la fattura deve riportare nell'oggetto: la descrizione del servizio erogato, mese e anno a cui si riferisce la prestazione a rimborso, nome e cognome o codice fiscale del minore e l’importo;
  2. documentazione relativa al pagamento effettuato con modalità tracciabili a favore dell’asilo nido (copia del bonifico bancario/postale, assegno bancario non trasferibile, etc.).

Si precisa che per la liquidazione del contributo, la documentazione deve essere allegata tassativamente entro il 30 aprile dell’anno successivo all’anno solare di riferimento della domanda, ad esempio per le domande relative all’anno 2025 la documentazione deve essere trasmessa entro il 30 aprile 2026.

Precisazioni sulla documentazione utile al rimborso per frequenza ad asili nido dispensati dall’obbligo di fatturazione

L’Istituto, con il Messaggio del 4 aprile 2025, ha fornito precisazioni in merito alla documentazione che deve essere allegata per il rimborso delle spese sostenute.

Con il Messaggio in commento, l’Inps fa presente che per il servizio di asilo nido reso da Istituti o scuole riconosciuti da pubbliche Amministrazioni e da Enti del Terzo settore di natura non commerciale, che beneficiano dell’esenzione dell’IVA, nonché della dispensa dall’obbligo di fatturazione, ai fini del riconoscimento del contributo, in alternativa alla fattura è possibile presentare la ricevuta di pagamento emessa dalla struttura che eroga il servizio.


A tal proposito, viene specificato che la ricevuta deve contenere:

  • nome, cognome e codice fiscale del richiedente (o dell’intestatario della ricevuta),
  • nome, cognome e/o codice fiscale del minore,
  • denominazione della struttura,
  • importo della rata (con indicazione della mensilità a cui si riferisce la ricevuta),
  • descrizione del servizio con evidenza del dettaglio pagato per eventuali servizi aggiuntivi.

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