DMZ AGGIORNA N. 43 DEL 6 MARZO 2025
Nel DMZ Aggiorna di oggi si completa la trattazione del tema iniziato ieri, aggiungendo il caso di coloro che hanno aderito al Concordato preventivo Biennale (CPB), infatti nel quadro del regime premiale relativo al trattamento dell’utilizzo del credito Iva, si innesta anche l’eventuale adesione al concordato preventivo biennale per gli anni 2024-2025, in presenza del quale, ai sensi di quanto disposto dal così detto Decreto Concordato, per i periodi d'imposta oggetto di concordato, ai contribuenti che aderiscono alla proposta formulata dall'Agenzia delle Entrate, anche con riferimento all’IVA, è riconosciuto lo stesso beneficio del regime premiale ISA.
Occorre considerare che, visto che la dichiarazione IVA deve essere trasmessa prima della predisposizione della dichiarazione dei Redditi, normalmente si assiste ad uno “sfasamento” temporale: il credito emergente dalla dichiarazione IVA 2025 è quello relativo all’anno di imposta 2024, ma il modello ISA cui fare riferimento per il regime premiale è ISA 2024 “anno di imposta 2023” (o, addirittura, ISA 2024 anno imposta 2023 in media con ISA 2023 anno imposta 2022).
Da ciò si era ipotizzato che l’adesione al CPB fosse parificabile ad un “voto 10” conseguito nel modello ISA 2025 sull’anno di imposta 2024 da parte di un contribuente che non ha aderito al concordato, e quindi rilevante ai fini dell’esonero dal visto da indicarsi in sede di dichiarazione IVA 2026 anno di imposta 2025.
Dalla lettura delle istruzioni alla compilazione della dichiarazione IVA 2025, approvate con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 15 gennaio 2025, emerge invece un approccio diverso, certamente interessante per i contribuenti che hanno aderito al CPB.
Infatti, nel passaggio dedicato alla casella “Esonero dall’apposizione del visto di conformità” viene precisato che tale casella deve essere barrata dai contribuenti cui spetta il regime premiale ISA (in ragione dei “voti” in precedenza riportati nel DMZ Aggiorna di ieri, per gli anni di imposta 2023 o media 2022 e 2023), ma anche dai contribuenti che hanno aderito al concordato preventivo biennale per il 2024-2025.
In sostanza, alla luce dell’avvenuta adesione al CPB, il “voto 10” relativo all’anno di imposta 2024 è già dato per acquisito, senza necessità di attendere la dichiarazione dei Redditi e quindi senza dar luogo allo slittamento temporale che invece normalmente si presenta tra spettanza del regime premiale ISA e benefici in termini di obbligo di visto di conformità in ambito IVA.
Lo Studio resta a completa disposizione.