DMZ AGGIORNA N. 112 DEL 17 GIUGNO 2025

Nel DMZ Aggiorna di oggi continueremo la trattazione del tema iniziato ieri.

 

Le novità del Dl Bollette

Per evitare disallineamenti normativi e iniquità fiscali nella fase di transizione, il legislatore ha previsto due importanti strumenti:

  • regime transitorio
  • clausola di salvaguardia

Regime transitorio

 

Nel quadro del regime transitorio applicabile ai veicoli aziendali in uso promiscuo, la normativa prende come unico riferimento la data della concessione del veicolo al dipendente, avvenuta tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2024, senza richiamare né la data di immatricolazione né la stipula formale del contratto di assegnazione.


Questa impostazione suggerisce che per l’applicazione del regime transitorio sia sufficiente che il veicolo sia stato effettivamente messo a disposizione del personale entro la finestra temporale indicata, anche in assenza di un collegamento con un singolo contratto individuale. Di conseguenza, ciò permetterebbe al vecchio sistema di tassazione (basato sulle emissioni) di continuare a valere anche oltre il 2024, purché il veicolo resti destinato alla stessa funzione, senza interruzioni, fino alla sua restituzione, dismissione o riallocazione ad altri scopi.


In pratica, questo significa che veicoli già assegnati entro fine 2024, anche se successivamente prorogati o riassegnati, dovrebbero continuare a beneficiare delle precedenti modalità di tassazione. Questo principio garantirebbe coerenza normativa e tutela dell’affidamento delle imprese che hanno pianificato l’uso dei veicoli in base alla disciplina previgente.
Tuttavia, l’assenza di un chiarimento ufficiale potrebbe generare incertezze, specialmente nei casi in cui un veicolo, pur acquistato e assegnato nel 2024, venga successivamente destinato a un altro dipendente. Senza un’interpretazione flessibile, si rischierebbe paradossalmente l’applicazione del valore normale – modalità meno favorevole – anche in circostanze in cui il datore aveva rispettato i criteri validi al momento dell’assegnazione iniziale.


Alla luce di queste criticità, appare auspicabile un intervento interpretativo da parte dell’Agenzia delle Entrate, volto a confermare la validità del vecchio regime per tutta la durata d’uso del veicolo già concesso, anche in caso di riassegnazione interna, evitando effetti distorsivi o penalizzanti non voluti dal legislatore.

Nel prossimo DMZ Aggiorna completeremo la trattazione del tema.

Lo Studio resta a completa disposizione

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