DMZ AGGIORNA N. 169 DEL 19 SETTEMBRE 2025
L’Agenzia delle Entrate segnala ai contribuenti eventuali anomalie ISA 2023 per favorire il ravvedimento operoso e la compliance fiscale.
Negli ultimi anni, il sistema degli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA) si è evoluto come strumento di dialogo tra contribuente e Amministrazione fiscale, con l’obiettivo di promuovere comportamenti virtuosi e semplificare gli adempimenti.
Un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, pubblicato sul suo sito, disciplina le modalità di trasmissione delle comunicazioni di anomalia relative ai dati dichiarati ai fini ISA per il periodo d’imposta 2023, fornendo ai contribuenti e agli intermediari strumenti digitali per la consultazione, il chiarimento e la regolarizzazione delle irregolarità riscontrate.
Accesso alle informazioni e canali di comunicazione
I contribuenti soggetti ISA, o i loro intermediari delegati, possono consultare le comunicazioni accedendo al proprio "Cassetto fiscale", nella sezione dedicata agli ISA/studi di settore. In tale area sono disponibili sia le anomalie rilevate che le eventuali risposte trasmesse attraverso la piattaforma. Le comunicazioni vengono anche recapitate via Entratel agli intermediari che abbiano accettato di riceverle in sede di dichiarazione.
Per i contribuenti che hanno registrato un indirizzo mail o PEC nell’area riservata del sito, è previsto un avviso personalizzato con notifica dell’avvenuta pubblicazione. Tuttavia, il dettaglio delle anomalie sarà visibile esclusivamente all’interno del Cassetto fiscale, e non nei messaggi ricevuti. Gli indirizzi di posta elettronica certificata non possono essere utilizzati per rispondere ai messaggi.
Chiarimenti e ravvedimento operoso
L’Agenzia rende disponibile il “Software di compilazione anomalie 2025”, gratuito e utilizzabile per l’invio delle osservazioni relative alle comunicazioni ISA.
Questo strumento consente ai contribuenti o ai loro intermediari di segnalare eventuali elementi non conosciuti dall’amministrazione, fornendo spiegazioni puntuali in merito alle difformità riscontrate.
Qualora emergano effettivamente errori o omissioni, il contribuente potrà regolarizzarli usufruendo del ravvedimento operoso ex art. 13 del D.lgs. 472/1997, beneficiando della riduzione delle sanzioni in funzione della tempestività della regolarizzazione.
Lo Studio resta a completa disposizione