DMZ AGGIORNA N. 161 DEL 9 SETTEMBRE 2025
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha ufficialmente approvato le disposizioni applicative del regime opzionale di adozione del sistema di controllo del rischio fiscale (noto come Tax Control Framework o TCF opzionale).
In particolare, viene riconosciuta ai contribuenti - privi dei requisiti per aderire al regime di adempimento collaborativo - la possibilità di ottenere i medesimi benefici sanzionatori optando volontariamente per l’adozione di un sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale.
Cosa prevede il regime opzionale TCF
I soggetti interessati possono optare volontariamente per il TCF, comunicandolo all’Agenzia delle Entrate con l'apposito modello telematico approvato dall’Amministrazione stessa. L’esercizio dell’opzione è subordinato al possesso dei seguenti documenti obbligatori, che dovranno essere allegati al modello di comunicazione:
- descrizione dell’attività dell’impresa;
- strategia fiscale approvata dagli organi di governance in data anteriore all'esercizio dell'opzione;
- documentazione descrittiva del sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale adottato e delle sue modalità di funzionamento;
- mappa dei processi aziendali e dei rischi fiscali;
- certificazione indipendente del sistema, conforme alle linee guida previste dal regolamento ministeriale.
Il sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale deve essere certificato da parte di professionisti indipendenti, iscritti all’albo degli avvocati o dei dottori commercialisti. Inoltre, dovrà essere aggiornato in caso di cambiamenti organizzativi, e deve essere dotato di data certa anteriore alla comunicazione dell’opzione.
Benefici e durata del regime
Chi adotta il TCF in modo regolare accede ai seguenti benefici sanzionatori:
- esclusione delle sanzioni amministrative per le violazioni tributarie oggetto di interpello preventivo, avanzato prima della presentazione delle dichiarazioni fiscali o prima del decorso delle relative scadenze fiscali;
- tutela rafforzata in caso di trasparente comunicazione dei rischi fiscali all’amministrazione.
Il regime, la cui opzione è irrevocabile, ha durata biennale. Al termine del secondo periodo di imposta di vigenza del regime, questo viene tacitamente prorogato per altri due periodi di imposta, salvo espressa revoca da trasmettere prima della conclusione del secondo periodo di imposta di durata dell’opzione.
Controlli dell’Agenzia delle Entrate: attenzione ai requisiti
Il decreto chiarisce che l’Agenzia delle Entrate può verificare in qualsiasi momento:
- la corretta implementazione e certificazione del sistema TCF;
- la sussistenza dei requisiti documentali dichiarati in fase di opzione;
- il mantenimento e l’aggiornamento periodico del sistema di controllo fiscale.
In caso di irregolarità, omissioni o mancanza dei requisiti, il contribuente decade dai benefici a partire dall’inizio del periodo d’imposta interessato.
Un’opportunità da cogliere con rigore
Il TCF opzionale rappresenta un importante strumento di compliance fiscale per tutte quelle imprese non ammesse all’adempimento collaborativo ma desiderose di prevenire il contenzioso e tutelarsi da sanzioni.
Tuttavia, non si tratta di un regime semplificato: richiede un sistema ben strutturato, certificato e aggiornato, oltre a una comunicazione puntuale all’Agenzia.
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