DMZ AGGIORNA N. 184 DEL 10 OTTOBRE 2025

Dal 2025 le aziende possono usufruire di una riduzione dell’IRES reinvestendo gli utili in beni strumentali, innovazione e nuove assunzioni, rispettando regole precise per l’accesso e controlli fino a cinque anni.

È quanto stabilisce Il decreto che ha reso operativa la legge di bilancio 2025, introducendo una riduzione dell’IRES per le imprese che reinvestono gli utili prodotti. 

L’iniziativa ha l’obiettivo di incentivare:

  • investimenti in beni strumentali nuovi (materiali e immateriali) secondo i modelli Industria 4.0 e Transizione 5.0;
  • progetti di innovazione tecnologica e risparmio energetico;
  • nuove assunzioni o partecipazione dei dipendenti agli utili.

Chi può accedere alla riduzione IRES e quali condizioni rispettare

Per beneficiare dell’agevolazione, l’impresa deve rispettare alcune regole fondamentali:

  • accantonamento dell’utile: l’utile prodotto deve essere reinvestito secondo le modalità previste dal decreto;
  • investimenti rilevanti: acquistare beni strumentali nuovi o software innovativi;
  • incremento occupazionale: aumentare il numero di dipendenti;
  • divieto di cassa integrazione: non utilizzare la cassa integrazione guadagni durante il periodo agevolato.

Periodo di sorveglianza e controllo

Il decreto introduce un periodo di sorveglianza di cinque anni, durante il quale l’Agenzia delle Entrate può verificare la corretta fruizione della riduzione. Questo vincolo serve a garantire che l’agevolazione produca effettivi benefici economici e occupazionali.

 

Quando si perde il beneficio fiscale

L’agevolazione decade se:

  • l’utile accantonato viene distribuito invece che reinvestito;
  • i beni acquistati vengono delocalizzati all’estero;
  • non vengono rispettate le condizioni di accesso previste dal decreto.

 

Riorganizzazioni aziendali senza perdere l’agevolazione

Fusioni, scissioni e conferimenti d’azienda possono usufruire della riduzione IRES senza perdere la neutralità fiscale, purché siano rispettate le regole indicate dal TUIR. Questo consente alle imprese di pianificare riorganizzazioni strategiche senza rischiare di perdere i vantaggi fiscali.

Lo Studio resta a completa disposizione.

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