DMZ AGGIORNA N. 79 DEL 26 APRILE 2023

Le società che entro il 30 settembre 2023, assegnano o cedono ai propri soci, determinati beni immobili o mobili registrati, possono, ricorrendo determinate condizioni, versare un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e dell'IRAP sulla plusvalenza, evitando che questa concorra a formare il reddito.


Di seguito, si illustrano le modalità per fruire dell'agevolazione, integrate con alcuni chiarimenti relativi a precedenti leggi sull'assegnazione/cessione di beni, ritenuti tuttora validi.

Entro la stessa data è stata prevista la possibilità di trasformazione in società semplice per le società che hanno per oggetto esclusivo o principale la gestione dei suddetti beni.

L'assegnazione agevolata trova applicazione a tutte le fattispecie in cui la società procede alla distribuzione di capitale, utili o riserve di utili, nei confronti dei soci, mediante l’attribuzione di un bene; quindi, si applica anche nei casi di recesso, riduzione del capitale esuberante o di liquidazione.

La società può scegliere liberamente se estromettere i beni mediante assegnazione o cessione ai soci anche in base alle seguenti considerazioni:


L’assegnazione è praticabile solo se sono presenti riserve di utili e/o di capitale almeno pari al valore contabile attribuito al bene in sede di assegnazione; per tale motivo è prevista la possibilità di affrancare con apposita imposta sostitutiva le eventuali riserve in sospensione d’imposta utilizzate.


La cessione, invece, è praticabile indipendentemente dalla presenza o meno di riserve di utili o capitale capienti in quanto ha come contropartita il pagamento del prezzo da parte del socio cessionario; inoltre, comporta, a seconda dei casi, un aumento di liquidità per la società o la riduzione di debiti della società nei confronti del socio acquirente.
L’assegnazione e la cessione hanno, inoltre, diversi effetti fiscali in capo ai soci e, in alcuni casi, in capo alla società stessa.

 

Soggetti 

Possono fruire dell’agevolazione le società di capitali e le società di persone, comprese le società di fatto, che hanno per oggetto l'esercizio di attività commerciali, residenti nel territorio dello Stato, comprese, le società di armamento e le società in liquidazione. Sono invece esclusi gli enti non commerciali e le società non residenti che hanno una stabile organizzazione in Italia.

Nel DMZ Aggiorna di domani verranno esaminate le condizioni per poterne fruire e i casi particolari

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